venerdì 10 dicembre 2010

Relazione PBC Toscana

Ciao a tutti,

vorrei fare una breve analisi della situazione toscana di PBC, collegata alla prospettiva nazionale.

Intanto volevo sottolineare come tutti noi, come membri di PBC Toscana, riteniamo fondamentale continuare con coerenza, e a tutti i costi, sulla linea di un'alternativa seria e "di sistema", senza assolutamente nessun compromesso con partiti o pezzi del sistema. Attendiamo con speranza positivi sviluppi dai prossimi appuntamenti che vedranno impegnato PBC nella definizione, in termini più concreti, del nuovo soggetto politico, con le alleanze con Pallante e Chiesa. La speranza che si possa passare, dopo il documento "Uniti e diversi" ad un percorso comune di ampio respiro è concreta. Come PBC Toscana chiediamo anche di poter conoscere meglio, appena possibile, le nuove realtà con cui dovremmo allearci.



In Toscana la situazione del PBC è questa: siamo partiti da poco, facciamo una certa fatica a farci conoscere, in buona parte anche per il poco tempo che abbiamo potuto impiegare finora.

Sicuramente non faremo passi più lunghi della gamba e cercherermo di allargare a possibili alleanze solo dove vi siano le condizioni reali per farlo, sia a livello di persone che di programmi.

A fronte di una regione come la nostra dominata, anche storicamente, dalla massoneria e dall'ex PCI, oggi PD, ci sono, per fortuna ancora organizzazioni che tutelano i diritti dei lavoratori dalle politiche capitaliste di riduzione dei diritti, come l'USB, di cui alcuni militanti sono dentro PBC Toscana e ci ospitano gentilmente per le nostre riunioni. In effetti il precariato è una condizione fortemente diffusa anche nella nostra regione, e vista la situazione in tutto il nostro paese sembra persino banale sottolinearlo. E' indubbiamente uno dei punti deboli del modello di sviluppo toscano, insieme alle emergenze ambientali legate anche alla creazione di nuovi inceneritori (uno proprio a Livorno, secondo il progetto dell'attuale sindaco), al diffondersi di infiltrazioni mafiose, soprattutto in alcuni settori economici (edilizia in primis), alla carenza di personale negli ospedali, al dominio, cui si era già accennato, della massoneria e delle tessere di partito che prendono il sopravvento sulla meritocrazia in tutti i settori della vita pubblica, alla poca partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica cui contribuisce per la gran parte proprio quel partito che di democratico ha solo il nome, alla crisi di orientamento delle giovani generazioni, legata certamente sia alla mancanza di idee o valori forti, sia alle poche prospettive che il nostro territorio offre. La disoccupazione è alta, anche e soprattutto in una città come Livorno, che per certi aspetti ricorda più una città meridionale che una del centro-nord, ma che, a differenza delle città del Sud, non ha un tessuto familiare in grado di sopperire ai propri problemi sociali.

Come PBC Toscana ci siamo dati alcuni punti che vorremmo potessero caratterizzare la nostra azione, se le forze a nostra disposizione, le nostre capacità ed il tempo ce lo concederanno.
Ecco quindi i temi che sentiamo come più scottanti.
- sanità toscana e intrecci tra case farmaceutiche e potere.
- problemi ambientali: discariche ed inceneritori, forte presenza di amianto ed eternit ancora da smaltire, inquinamento nei dintorni del porto di Livorno, in altre località come Piombino, rischio di costruzione di una centrale nucleare in Maremma (Scarlino?)
- riduzione sistematica dei diritti dei lavoratori, licenziamenti e forte disoccupazione (alta a Livorno)
- scuola e università: l'ambiente-scuola è ancora poco democratico, tra bullismo e insegnanti che non sempre sanno "leggere" la classe che hanno davanti. Nei già grandi problemi di scuola e università si inserisce la pessima riforma Gelmini.
- militare: la presenza della base NATO di Camp Derby è uno scandalo a cui ancora i nostri amministratori non hanno saputo mettere fine, riconvertendola al civile.
Ci piacerebbe inoltre poter organizzare:
- un'iniziativa informativa sulle terapie alternative alla medicina ufficiale, che non scadesse nell'elogio dei guaritori e dei santoni, e mantenendoci su un livello di scienza medica.
- un'iniziativa contro gli inceneritori
- un'iniziativa sui diritti dei lavoratori
- un'iniziativa/riflessione (anche un dibattito, ma invitando solo gente combattiva e controcorrente) sulla sanità nella regione

- un'iniziativa a favore della cultura della gratuità

Purtroppo proprio quando i dissensi con PBC Lazio erano appena rientrati, si è assistito a degli attacchi molto virulenti, sia sul piano personale, che sul piano politico, nei confronti di Monia Benini, da parte di PBC Napoli e PBC Campania. Troviamo gravissimo quanto è successo, sia nel metodo, sia sul piano dei contenuti, come anche sul piano delle offese personali nei confronti di Monia. Come PBC Toscana siamo favorevoli alla linea dura nei confronti del PBC Napoli e PBC Campania e auspichiamo che i garanti prendano dei provvedimenti. PBC si regge anche sulla correttezza di chi ne fa parte; non mi sembra che PBC Napoli e PBC Campania si siano comportati correttamente; pensiamo come PBC Toscana che se ne debbano trarre le conseguenze.
Concludendo sugli eventi recenti riteniamo che sia importante evitare per il bene futuro del PBC 'sbandate' come quelle avvenute, questo anche per l'immagine del movimento.

Massimo Soroga, coordinatore PBC Toscana

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