giovedì 19 novembre 2009

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venerdì 11 settembre 2009

G.A.S. Gruppi di Acquisto solidali

Questo fine Agosto l'ho passato in Francia in un incontro - gemellaggio con i G.A.S. Francesi che si chiamano A.M.A.P.
Ma cosa sono i G.A.S. ?
Gas è l'acronimo di gruppi di acquisto solidali e non sono come si può pensare dalla parola ...gruppi per acquistare conveniente e a basso prezzo ma gruppi che cercano di evitare l'acquisto e lo strapotere dei supermercati che acquistano a bassissimo prezzo prodotti spesso esteri e spesso alimenti trattati con pesticidi, diserbanti, OGM etc...Questo sistema dei supermercati causa in sostanza queste conseguenze :
1 ) Delocalizzazione del lavoro a causa dell'acquisto sempre più ricorrente di alimenti di provenienza dall'est o da molto lontano per abbassare sempre di più il costo d'acquisto degli alimenti rispetto al prodotto italiano.
2 ) scarsa qualità degli alimenti acquisiti dal produttore dovuta all'uso di sostanze donnose e non naturali e scarso controllo delle tecniche e le modalità di produzione dovute alla distanza.
3 ) Strozzare i produttori italiani che vogliono lavorare con le grandi catene di distribuzione .

Creare gruppi di acquisto solidali significa ( tramite anche la filiera corta ossia minori costi di trasporto, imballaggio, intermediazione etc..) cercare di rendere più competitivi i prodotti locali per l'effetto dell'acquisto congiunto. In tal modo è inoltre possibile verificare la qualità dei prodotti per la vicinanza dei fornitori e/o produttori.
Importante infatti per tutti i gassisti è quello di ricevere prodotti biologici, non trattati con sostanze chimiche.
Nella vacanza-gemellaggio abbiamo visitato anche alcune imprese produttrici locali utilizzate dagli A.M.A.P.

Verbale del gemellaggio :

L’esperienza e il progetto dell’AMAP (Association pour le Maintien d'une Agriculture Paysanne) è fondamentalmente basata sul contratto fornitore-consumatore, e sulla produzione annuale realizzata dal produttore biologico scelto a seconda anche della quantità richiesta dagli amappisti, stabilita con un contratto scritto fra produttore e consumatore di cui l'Amap in generale si fa garante del suo corretto svolgimento, efficacia e soddisfacimento reciproco (non vi è una vera scelta dagli amappisti relativamente al tipo di verdure da piantare).
Il produttore fa una lista di prodotti che tenga conto anche della biodiversità e delle produzioni locali, nonché del recupero di specie che venivano coltivate una volta e ormai poco diffuse.
Ogni consumatore all’inizio della stagione stipula diversi contratti, ognuno per ciascun produttore, nei quali stabilisce la quantità di merce che acquisterà (ad es. per la verdura si può scegliere tra paniere piccolo, medio, grande). Il ruolo dell’AMAP in questa fase è solo quello di controllare le formalità del contratto, nonché la qualità della filiera.
Prima di scegliere un produttore avviene una selezione, attraverso la quale l’AMAP viene a conoscenza della mentalità del produttore stesso, delle modalità di coltivazione o allevamento, e la scelta viene anche fatta nella prospettiva di incentivare e aiutare la eventuale conversione del produttore verso una modalità biologica, stipulando un rapporto di fiducia che verrà approfondito e migliorato anche attraverso appositi corsi di formazione organizzati dall’Alliance degli AMAP esistente a livello regionale e provinciale finanziato anche da sovvenzioni publiche oltre che da parte della quota di ingresso per entrare negli Amap che ammonta per il nostro caso a circa 10 euro l'anno.
Il pagamento dei prodotti è fatto all’inizio dell’anno attraverso l’emissione di un numero di assegni pari alle mensilità previste dal contratto, con data dei primi dell'anno, che verranno man mano incassati dal produttore mese per mese(a scelta del consumatore è possibile anche richiedere l’incasso degli assegni con scadenza trimestrale o il pagamento in un’unica soluzione senza però ulteriori sconti rispetto al prezzo fissato).
Il fatto di avere gli assegni in mano, anche se incassati man mano nel tempo, dà al produttore la garanzia di avere delle entrate sicure per un periodo di tempo determinato e di programmare i ritmi e la gestione del suo lavoro e dei dipendenti assunti, sollevandolo da accendere debiti onerosi con istituzioni finanziarie e bancarie.
Ogni produttore rilascia regolare ricevuta fiscale all’acquirente.
Il punto di ritiro è organizzato dall’AMAP in locali messi a disposizione dal Comune (questo per l’AMAP di Condrieu), attraverso la partecipazione diretta del produttore che provvede alla distribuzione con l'aiuto di un amappista ogni volta a rotazione (che diventeranno probabilmente due a breve per l’AMAP di Condrieu). Uno dei sei amappisti facenti parte del consiglio di amministrazione del nostro Amap si incarica di aprire la sede, portare i documenti e il registro delle note della giornata, mentre un altro chiude il locale facendo il punto della situazione, agggiornando il registro con note personali e manda un e-mail ai due responsabili dei rapporti con tutti gli amappisti.
Durante la distribuzione l’atmosfera è molto cordiale, c’è molta partecipazione e uno scambio continuo tra amappisti e produttore, con un forte riconoscimento del lavoro del produttore e compartecipazione emotiva, elementi che consentono al produttore di sentirsi apprezzato e ripagato per il suo lavoro.
Siamo venuti altresì a conoscenza dell’esistenza della cooperativa ALTER CONSO di Lione, che non è un Amap, dove circa il 10-15% del giro d’affari del produttore viene versato alla cooperativa per pagare lo stipendio di un dipendente ogni 100 partecipanti (attualmente 800 con 8 stipendiati per gestire i rapporti tra produttori e consumatori).
Il singolo amappista paga 10 Euro all’anno, di cui 5 vanno ad Alliance, vale a dire la struttura degli AMAP a livello regionale, che usufruisce altresì di finanziamenti da parte dello Stato e della Regione, che ha il compito di organizzare (con 3 dipendenti) corsi di formazione/informazione per i produttori con corsi di agricoltura biologica etc., 1 Euro va all'organizzazione AMAP a livello provinciale e 4 restano a quello locale per organizzare eventuali visite guidate, aperitivi, assemblee ecc…
Poiché l’AMAP è un’associazione, l’assemblea generale si svolge una volta all’anno per stabilire cosa si vuole cambiare nell’organizzazione (ad es. quest’anno il contratto delle verdure è stato cambiato da 6 mesi di durata a 1 anno).Non ci sono altre assemblee o riunioni mensili o quant'altro se non in occasioni sporadiche, oltre il fatto di incontrarsi al punto di ritiro, come ad esempio visite aziendali di cui la nostra presenza è stato stimolo per fare insieme un bel picnic sul fiume e ben tre interessanti visite ad altrettanti produttori in un sol giorno (!) nel parco del Pilat.
Le consegne dei prodotti presso l’AMAP di Condrieu attualmente sono così sviluppate:
SETTIMANALE: verdura, pane;
QUINDICINALE: formaggio, polli, uova;
OGNI 3 SETTIMANE: maiale, salumi;
MENSILE: miele, dolci al miele;
TRIMESTRALE: agnello.
Non hanno altri produttori o prodotti nel loro paniere se non sporadici (vino bio per esempio).
Su invito, hanno occasionali rapporti con altre associazioni come la Bottega equo solidale soprattutto per farla conoscere, ma non per farla integrare nell’AMAP, invitando semplicemente gli amappisti a frequentarla per i loro bisogni di prodotti equosolidali.
L’ambiente e il territorio dove risiede l’AMAP di Condrieu è molto variegato: si va dal Parco regionale del Pilat, molto curato e protetto (si fa il vino di Condrieu pregiato e molto aromatico) con escursioni guidate dappertutto per far conoscere la biodiversità e praticando un turismo responsabile (turisme durable), ad un territorio molto industrializzato con la presenza di una centrale idroelettrica e persino di una nucleare e il cd. “couloir de la chimie” (= corridoio della chimica, cmq. In declino), che caratterizza l’impatto ambientale di un territorio comunque protetto, cercando di trovare un difficile equilibrio tra impatto ambientale e sicurezza percepita dell’ambiente in cui le persone si trovano a vivere. La convivenza con la centrale nucleare è comunque normale per la maggior parte della popolazione, essendo presente il nucleare in Francia da ormai 50 anni.
D’altra parte la presenza della centrale nucleare sul territorio comporta una serie di benefit, indotto e servizi supplementari che vanno a vantaggio di tutta la popolazione locale (nuove biblioteche, asili, trasporti pubblici, raccolta differenziata), circostanza che rende difficile una mobilitazione molto profonda nel tessuto sociale contro la centrale stessa.
Vi sono comunque movimenti ambientalisti che lottano contro la centrale e che sono a favore per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Uno di questi movimenti è quello delle GRENELLE DE L’ENVIRONMENT, che prendono il loro nome dai movimenti nati in Francia subito dopo l’indipendenza dell’Algeria, e che avevano in un certo senso deciso di “fare il punto” della difficile situazione che si era creata (dovuta alla massiccia emigrazione di algerini in Francia fuoriusciti dall'indipendenza del loro paese), sedendosi e discutendo della cosa. Da lì dunque prendono il nome le Grenelle de l’Environment, con l’obiettivo di fare il punto sull’ambiente, discuterne e valutare la situazione insieme.
Un'altra associazione interessante sono i FAUCHEURS VOLONTAIRES d'OGM (falciatori volontari) alla cui attività abbiamo contribuito a finanziare comprando birra e succhi di frutta bio con la loro etichetta, che si occupano di disturbare (e talvolta anche distruggere) campi di mais ogm che in via sperimentale sono permessi dalla comunità europea e presenti sul loro territorio, se pur in porzioni molto modeste, ma pericolose per la contaminazione ambientale.
La mentalità del BIO è molto diffusa in Francia grazie a una discussione fatta a livello nazionale su diversi tavoli e riportata sui principali mezzi di comunicazione, e la coscienza dell’utilità del bio per la salvaguardia del territorio e la protezione dei consumatori che è ormai generalizzata. Ciò che manca è la produzione, perché mancano gli incentivi e la volontà statale di indirizzare i produttori alla conversione.
Il bio in Francia oggi è nella fase in cui sta uscendo dalla nicchia percepita del prodotto alternativo e, seppure non diffuso a livello di massa, tutti lo vedono come strumento possibile di approvvigionamento e diffusione anche nei supermercati (grand surfaces) con prezzi accessibili.
La mentalità è comunque ancora quella di avere il bio a tutti i costi, anche se proveniente dalla parte opposta del mondo, pure esistendo la possibilità percorsa da alcuni produttori, di etichettare i prodotti con i KM percorsi (etichette di km zero). Mancano ancora però la diffusione di prodotti alla spina.
Molti i prodotti bio che vengono dall’Italia: pasta, riso, olio, marmellate, salsa di pomodoro, persino verdura fresca.
Ci lasciamo dopo cinque giorni trascorsi insieme intensi e piacevolissimi, con visite anche alle bellissime, curate ed ospitali Lione e Vienne, con una meravigliosa accoglienza dei nostri gasisti nelle famiglie degli amappisti e con l’intenzione di rafforzare il gemellaggio e di espanderlo ad altre realtà europee, creando una rete di gemellaggi fra le varie esperienze di consumatori consapevoli e in particolare naturalmente, fra quelle francesi e italiane.
Durante il gemellaggio abbiamo espresso quale sono le nostre modalità e la nostra esperienza ed organizzazione, inoltre abbiamo riferito dell'intenzione di utilizzo di una moneta locale ( SCEC ) per rendere ancora più competitivi i prodotti locali rispetto alla grande distribuzione.
Questa la nostra esperienza ed i loro metodi.
In italia i gruppi gas sono diffusi su tutto il territorio nazionale, ognuno è autonomo ed ha un suo regolamento, una propria organizzazione e metodo di distribuzione dei prodotti che dipendono dalla disponibilità di strutture, dall'adesione di più o meno persone e dalla disponibilità di tempo delle persone all'interno del gruppo .
per maggiori info vedere il link : http://www.retegas.org/
MONTEMURLO :
Parte il progetto GAS - SCEC http://www.youtube.com/watch?v=ZrcAn7u_qrs

mercoledì 22 luglio 2009

Comunicato stampa


In seguito ad articolo apparso sul giornale il tirreno di Prato di Domenica 19 Luglio ( di cui in foto ) circa la risposta ASM ai comitati, dove l’azienda nega una volontà di privilegiare percorsi volti all’incenerimento, intendiamo segnalare che nella risposta dell’ASM stessa ci sono inesattezze che ci preme sottolineare in quanto non si può pensare ad un RICICLO dei materiali di rifiuto compattando quello che esce dalle case senza che venga opportunamente pulito e selezionato. Nella maggior parte dei casi il rifiuto presenta diversità di materiali che non possono essere riciclati con gli stessi procedimenti, facciamo gli esempi della plastica delle bottiglie e la carta delle etichette, oppure del barattolo di vetro ed il tappo di latta, oppure e soprattutto la pulizia di quest’ultimi due dai residui di umido presenti, come molti altri casi.
Cosa pensa l’ASM che i cittadini si mettano a lavare le bottiglie per togliere la carta ? oppure a lavare i barattoli dei pomodori pelati etc.. dai residui di umido ?! I compattatori al bando dell’ASM inoltre sono anche del tipo standard, diversamente dovrebbe essere specificato, quindi chiediamo all’ASM che ci dia la garanzia e le prove che differenziano al loro interno i prodotti di rifiuto, oppure dobbiamo pensare che rimettono tutto insieme per poi essere compattato ? in alternativa, nel caso fossero standard, cosa accade per le diverse tipologie di rifiuto in modo da non prevedere l’incenerimento o la discarica ? Passano più compattatori per diversi tipi di rifiuto ? non sarebbe economicamente conveniente anche se purtroppo a pagare sono le tasche dei cittadini attraverso la TIA . Sicuramente e comunque con il sistema ASM non si và verso un ottica di RICICLO e, se si pensa che entro il 2012 l’unione europea ha imposto che non si dovrà più portare a discarica o aprire discariche, la via dell’incenerimento con i compattatori sembra quasi scontata.
Ci sembra anche uno spreco di denaro visto che a fronte dei nuovi ce ne sono già 29 esistenti che anziché essere sostituiti possono essere riparati. CHEDIAMO QUINDI CHE LA NUOVA GIUNTA IMPUGNI QUEST'ASTA E BLOCCHI IL BANDO DI GARA perche' e' senza reale utilita'...
Teniamo a informare la cittadinanza che nei giorni di Giovedì 23 e 30 Luglio 2009 in Piazza S. Francesco dalle ore 21.30 alle 24.30 sarà presente un banchetto per la raccolta adesioni alla vertenza contro il CIP6, una tassa che paghiamo sulla bolletta Enel inizialmente dovuta al finanziamento per le fonti rinnovabili ma che in seguito, con l’aggiunta alla legge della parola “E ASSIMILATE” è diventata una tassa per la costruzione di Termovalorizzatori, che sono peggio degli inceneritori . Nell’occasione saremo lieti inoltre di informare chiunque lo desideri circa lo scambio di opinioni fra l’ASM e il coordinamento comitati, in modo da avere chiara la questione.
Contemporaneamente saranno raccolte anche le firme per la petizione contro il nucleare portata avanti dagli attivisti di Per Il Bene Comune, tutto questo al fine di evitare che l’Italia fra centrali nucleari, inceneritori, discariche e Cip6 non si trasformi da “bel paese” a discarica d’Europa proprio mentre tutti gli altri paesi stanno puntando grandi risorse sul Rinnovabile e il Riciclo .
Emanuele Catarzi Per,
Gli amici di Beppe Grillo di Prato - Lista Civica Per il Bene Comune - Associazione Venti di Terra
http://www.meetup.com/grillidiprato/it/

martedì 14 luglio 2009

Raccolta firme contro nucleare e CIP6

Insieme agli amici di Beppe Grillo che organizzano il banchetto....
Raccolta firme contro il nucleare per denunciare la marcia indietro
dell'italia sulla questione energetica. CIP6 la tassa occulta pro
inceneritori....aboliamola !

PER IL BENE COMUNE - PRATO -
Ora:giovedì 16 luglio 2009 21.00
Luogo:Prato P.zza S.Francesco

lunedì 13 luglio 2009

PREVISTA UNA VACANZA BANCARIA ?

Alcuni segnali sembrano andare in quel senso…

Bob Chapman, un influente previsore di tendenze internazionali, riporta la possibilita' di una cosiddetta "vacanza bancaria" programmata per fine Agosto o primi di Settembre. Secondo le fonti di Chapman, le ambasciate USA intorno al mondo, stanno vendendo dollari per accumulare denaro nelle rispettive valute locali dove le ambasciate operano.

A suo tempo FD Roosevelt impose una "vacanza bancaria" non appena insediato come presidente. L'azione risulto' poi essere un furto di oro alla popolazione americana, in cambio di inutile moneta fiat [senza copertura aurea , ndt] .

"Molte ambasciate USA nel mondo hanno ricevuto l'avviso di comprare notevoli quantita' di valute locali" scrive Harry Schulz, "sufficienti per durare almeno un anno". Schultz pubblica la Harry Schultz Letter, una newsletter su investimenti internazionali, finanza, economia e geopolitica, che e' stata nominata nel 2005 e nel 2008 la "newsletter dell'anno" da Peter Brimelov, di Market Watch. Schultz ritiene che le elites globali stiano organizzando una "vacanza bancaria" stile Roosevelt di durata indeterminata per cercare di risolvere il corrente caos bancario ed imporre nuove regole.

  • La parola ha origine unendo banker-banchiere- e gangster-delinquente. Ndt
  • Il 5 Marzo del 1933, negli abissi della "Grande Depressione" organizzata dalla banche, l'appena eletto Franklin Delano Roosevelt dichiaro' una "vacanza bancaria" che forzo' la chiusura delle banche per 4 giorni. Dopodiche' Roosevelt spinse la legge sull'emergenza bancaria, attraverso il percorso legislativo. Passata al Congresso il 9 Marzo, la legge garanti' a FDR un controllo quasi dittatoriale sulle procedure bancarie. Concesse anche al Segretario del Tesoro il potere di esigere l'oro posseduto da ogni azienda e persona, ed accettare in controparte valuta cartacea.
  • Il 10 Marzo, Roosevelt promulgo' l'ordine esecutivo N. 6073, proibente l'invio da parte dei cittadini di oro al di fuori del paese, e alle banche di corrispondere oro. Poche settimane dopo, il 5 Aprile, Roosevelt promulgo' l'ordine esecutivo N. 6102 ordinante la cessione alla Federal Reserve di tutto l'oro e i certificai auriferi di ogni Americano, in cambio di valuta cartacea.
  • In altre parole FDR si cimento' in uno dei piu' grandi furti della storia - perlomeno fino ad ora.
  • FD Rosvelt non solo derubo' il popolo Americano, ma anche gli stranieri detentori di dollari, assicurando quindi che la "Grande Depressione" si sarebbe diffusa intorno al mondo come un contagio gestito dai bankster.
  • Come Schultz nota, un'altra forzata "vacanza bancaria" portera' presumibilmente alla svalutazione formale del gia' traballante dollaro". "Ma svalutato contro cosa? L'Euro ? Dubbio. Oro? Forse. O verso il paniere di valute del Fondo Monetario Internazionale" cosa che egli ritiene la piu' plausibile.
  • Nei fatti, questa e' precisamente la cosa che i globalizzatori hanno in mente. A Marzo i media hanno riportato che il FMI era sul punto di creare miliardi di dollari sotto forma di "global quantitative easing" [allentamento quantitativo globale, ovvero l'allargamento della base monetaria globale ottenuto creando moneta dall'aria fritta. n.d.T.] chiamandoli come una "super valuta" globale, per risolvere la crisi economica (organizzata e gestita dai banchieri). " Il principo dietro questa manovra sta nel fatto che tutti avranno dollari in bonus, ma anziche' farli stampare dalla Federal Reserve, saranno imposti " ha dichiarato Simon Johnson, ex capo economista del FMI.
  • Si puo' parlare di inflazione?
  • Non e' un segreto che la visione dell'elite sia quella di una forma di valuta globale. Nel 2007, il direttore dell'economia internazionale del Consiglio delle Relazioni Estere [CFR, Council on Foreign Relations, noto serbatoio di cervelli e personalita' con notevole influenza sugli andamenti economici e politici mondiali, assimilabile ad altre entita' tipo Commissione Trilaterale, Bildelberg. n.d.t] ha affermato che il dollaro e l'euro sono solo valute temporanee.
  • "E' il mercato che ha conferito al dollaro lo status di moneta globale- e cio' che il mercato da', il mercato puo togliere. Se le banche ed il dollaro cadono, il mercato puo' privatizzare la moneta per suo conto," pontifica Benn Steil.
  • Sembra piu' un "togliere" di stampo bankster - e non solo della moneta, ma soprattutto della sovranita' nazionale, in quanto la nascita di una valuta globale richiedera' la fine dei "nazionalismi monetari." Come ha detto Richard N. Haass, presidente del CFR, "gli stati devono essere pronti a cedere parte della sovranita' ad organismi internazionali, se si vuole che il sistema internazionale funzioni."
  • Quindi Mr. Schultz crede che una "vacanza bancaria" asservirebbe il desiderio bruciante dell'elite dei bankster internazionali. Cio' portera' alla "nazionalizzazione" ovvero un eufemismo per una sfrontata rapina. La "vacanza" permettera' al governo - posseduto con armi e bagagli dall'elite globale, e gestito dalla loro gentaglia - di rapinare creditori assicurati e possessori di titoli ed azioni. La Nazionalizzazione e' il processo senza ostacoli per arraffare compagnie di assicurazione, compagnie di mutui, banche, assistenza medica e costruttori di automobili, e passarle agli uomini del monopolio.
  • Durante la "vacanza bancaria" di FDR, nota Schultz, migliaia di banche non riaprirono piu'; fu un modo salva faccia per chiuderle. Credo che lo stesso potrebbe accadere oggi; migliaia hanno poco o nessun valore, cariche di debiti e mutui tossici."
  • Quindi per ammorbidire la nazione per il prossimo saccheggio, l'amministrazione Obama ha proposto un piano per concedere alla Federal Reserve - agenzia privata e senza responsabilita' - poteri regolatori assoluti su tutta l'economia USA. Le nuove regole vedranno la FED autorizzata a "regolare" qualsiasi compagnia la cui attivita' la FED giudichera' minacciosa per l'economia ed i mercati - ovvero se "minaccia" gli interessi monopolistici dei banchieri.
  • "Il piano di 'riforma' regolatoria di Obama, non e' altro che la luce verde per una completa e totale appropriazione degli USA da parte di un cartello di banche private, che usurperanno le attuali istituzioni legislative, le quali sono ora accusate per la crisi finanziaria, per fare in modo che il loro status venga abolito ed il loro ruolo passato alla super potente FED" scrivono Paul Joseph e Steve Watson. "Il governo e' pronto a cedere tutto ad una monolitica e privata corporazione e alle progenie di un gruppo di banchieri bastardi, che si sono ingozzati dei soldi dei contribuenti per una cifra vicina all'intero PIL del paese, e che ora stanno figurativamente con il dito alzato al vento per sapere dove i soldi sono finiti."
  • Una "vacanza bancaria" farebbe meraviglie per qualsiasi "regola" che la Fed ed i banchieri hanno in mente. Sosterrebbe il consolidamento criminale in corso. Gli permetterebbe finalmente e formalmente di svalutare il dollaro, introducendo una "super valuta" globale di controllo e schiavitu'.
  • Un sottoscrittore del blog di Bob Chapman ha aggiunto altri dettagli alla prospettiva dell'oscuramento bancario. Il lettore afferma infatti di avere udito per caso due uomini con la giacca della FEMA [Federal Emergency Management Agency, un'agenzia tipo protezione civile n.d.t.] parlare con un ufficiale di polizia in California, e tutti erano d'accordo che la federalizzazione delle forze di polizia nel paese - processo in buona parte completato - sara' necessaria se le banche verranno chiuse a fine Agosto o agli inizi di Settembre perche' la situazione sara' alquanto orribile la' fuori.
  • Nessun dubbio. Perche' di quel tipo di Americano, resistente e socialmente corretto, che e' sopravvissuto alla "Grande Depressione", non ne rimangono molti esemplari.
  • Se la previsione del Sig. Schultz e' corretta, possiamo aspettarci rivolte all'ingresso delle banche e l'imposizione della legge marziale.

lunedì 6 luglio 2009

ESPOSTO PER LA DIOSSINA -Anche noi Fra i Firmatari

Polli alla diossina e contaminazione alimentare

Esposto alla Procura Generale della Repubblica

DA IL TIRRENO PRATO

E mentre sulla ben nota vicenda della contaminazione da diossina e PCB, la ASL di Pistoia incassa chi dall’interno (un medico esperto e stimato) l’accusa di aver sottovalutato il problema e di non aver emesso le necessarie ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione dei cibi, la ASL DI PRATO si nasconde dietro un PENOSO SILENZIO, il Forum Ambientalista Nazionale, assieme ai comitati e a semplici cittadini, si rivolge alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze per chiederle di indagare se nella gestione del grave episodio di contaminazione alimentare siano da ravvisare ipotesi di reato, in particolare omissione e abuso di atti di ufficio, interesse privato in atti pubblici da parte degli organi preposti al controllo, e verifica di reato in concorso di avvelenamento , tenuto conto che la diossina è la sostanza chimica più tossica in assoluto, che persiste nell’ambiente per lunghissimi anni e che arrivando all’uomo proprio attraverso la catena alimentare.

Nell’esposto si chiede anche la chiusura ed il sequestro dei due impianti di incenerimento (Montale e Baciacavallo) che continuano ad immettere nell’ambiente circostante e quindi anche nei cibi, ulteriori quantità di veleni che non possono che accrescere la pesante contaminazione emersa proprio dalle indagini fatta dalle due ASL. Comunque indipendentemente dalla REALE causa della contaminazione, il dato di fatto è che i prodotti sono contaminati, quindi invece di promuovere la Filiera Corta e l’autoconsumo come fa il Comune di Prato è necessario invece di astenersi dal consumare tali prodotti.

Infine per tutelare nell’immediato la salute delle popolazioni chiedono che sia la stessa Procura ad emettere le ordinanze che le ASL non hanno proposto e che i Sindaci non hanno firmato, di sequestro delle derrate alimentari prodotte nelle zone interessate e di divieto di consumo e commercializzazione (vedi azione fatta dal Comune di Maglie) e che i danni subiti dai produttori siano risarciti da chi ha inquinato.


Per memoria ricordiamo che:

La diossina nei polli pratesi si è trovata per puro caso, grazie (si fa per dire) alle indagini sugli alimenti che la ASL di Pistoia, insieme a quella di Prato che le ha seguite per la parte di competenza territoriale, ha fatto per verificare se e quanto l’inceneritore di Montale abbia inquinato gli alimenti: carne, uova, latte ecc,.

Le indagini sono state fatte a seguito delle pressanti richieste di comitati e popolazione, preoccupate per la salute, dopo i ripetuti superamenti dei limiti di emissione (di quasi 7 volte) delle diossine da parte dell’inceneritore di Montale, situazione che si protratta per mesi e ha esposto la popolazione a massicce dosi di cancerogeni certi.

Da queste indagini ( se pur con immenso ritardo) è emerso che le diossine sono fuori legge oltre che nella carne di pollo, anche nella carne di manzo e nelle uova di gallina; della carne di maiale non si sa nulla solo perché non è stata indagata.

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, nella relazione che ha accompagnato i dati sui campioni animali, ha riconosciuto che esiste una contaminazione preoccupante che per una quota parte è stata causata dall’inceneritore di Montale ma anche da altre fonti perché uno dei campioni di carne di pollo più inquinati 46,2 ng (contro un limite di legge di 4.0) proviene da un allevamento distante da Montale e fuori area di ricaduta.

Grazie a questo campione gli amministratori pistoiesi, sostenuti da ASL e ARPAT, hanno cercato di assolvere l’inceneritore di Montale trincerandosi nella tesi di un inquinamento pesante si!, ma ubiquitario, quindi non esclusivamente attribuibile all’inceneritore.

Ebbene non si erano accorti che il campione di pollo ad elevatissimo contenuto di diossina di Prato era lontano dall’inceneritore di Montale, ma vicinissimo a quello di Baciacavallo.

L’inceneritore di Baciacavallo non è nuovo a questi colpi di scena, è dal 1999 che periodicamente si fanno indagini epidemiologiche che puntualmente mettono in evidenza un progressivo incremento di rischio, statisticamente significativo, per tumore al polmone (l’unico indagato), al diminuire della distanza dall’inceneritore, nell’area di ricaduta dell’inceneritore si registrano più tumori rispetto alle aree più distanti.

Nonostante questi dati siano noti da oltre dieci anni, e siano puntualmente riconfermati da studi successivi, si continua a gettare “fumo” negli occhi e si dice che ancora c’è da studiare e da approfondire. Nel corso di questi anni si è detto che non era sufficiente aver trovato il cancro (e il suo collegamento con l’inceneritore), perché si doveva trovare anche il killer.

Adesso il killer c’è, sono le diossine (inclusi PCB dioxin-like) trovate in quantità esagerata (46,2 ng contro un limite di legge di 4,0 ) nei campioni di carne di pollo e che con tutta probabilità si trovano anche nel latte, nelle uova, in tutti i nostri cibi e sicuramente anche nelle nostre carni e in quelle dei nostri figli. Siamo un territorio ed una popolazione contaminata.

I Comitati ed i cittadini da tempo esprimono grande preoccupazione non solo per i gravi danni alla salute ma anche per i danni economici e di immagine che i produttori locali e tutta l’economia agroalimentare del territorio subiranno.

Chiedono, da ormai troppo tempo, che la ASL intervenga a far rispettare la legge, c’è un decreto legislativo specifico il n° 158 del 2006 che attua la direttiva europea 2003/74/CE che, in particolare agli articoli 22, 23 e 25 dispone precisi obblighi per le autorità competenti alla vigilanza degli alimenti e per l’incolumità della salute pubblica.

martedì 23 giugno 2009

SITUAZIONE ECONOMIA ...Camera Dei Deputati

"Audizione informale" di Lyndon LaRouche alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati
Roma, 17 giugno 2009

Ciò che sto per dirvi non è qualcosa a cui siete preparati in termini di azione legislativa, ma ritengo che sia rilevante per ciò che dovrete considerare quando vi troverete ad affrontare certe questioni. Ho da darvi una notizia relativamente buona: essenzialmente ci troviamo nella fase di collasso generalizzato del sistema monetario e finanziario internazionale. Non è cosa che riguardi il futuro; piuttosto è un processo in atto dal luglio 2007. Semplicemente, di recente ha subìto un'accelerazione dovuta al fatto che gli Stati Uniti non hanno adottato le misure che avrebbero potuto essere adottate già nel 2007. La seconda notizia è che la politica dell'attuale Presidente degli Stati Uniti è catastrofica, anche se stiamo cercando di porvi rimedio.

Lyndon LaRouche e il Sen. Mario Baldassarri nella Commissione Finanze del Senato il 18 giugno '09 .

Cominciamo parlando della prima questione. Che cosa è accaduto? Il 25 luglio 2007, durante una mia videoconferenza internazionale, annunciai che nel giro di pochi giorni sarebbe cominciato il collasso generale del sistema finanziario internazionale. Questo collasso, che dissi sarebbe cominciato col cedimento della sua parte più debole - quella del sistema bancario dei mutui negli Stati Uniti e altrove, cominciò in effetti tre giorni dopo la mia previsione; un risultato molto rapido, e un processo che non si è ancora interrotto. Al momento, il contagio così cominciato ha raggiunto un punto tale da minacciare il crollo dell'intero sistema finanziario e monetario internazionale. Il rimedio c’è, ma la domanda fondamentale è: chi lo attuerà?

Il crollo può avvenire in qualunque momento, nei prossimi giorni o nei prossimi mesi; parlo di un crollo simile a quello che sta interessando la California: parliamo di una crisi per cui i governi di un'ampia porzione del pianeta crolleranno, principalmente per questioni finanziarie. In altre parole, non saranno più in grado di far fronte ai pagamenti e di mantenere in funzione le istituzioni consuete ed essenziali, in una o più nazioni. Al pari di molti Stati europei, tutti gli Stati Uniti sono sull'orlo di un tale collasso. Non hanno ancora raggiunto il punto di collasso, ma stanno per passare ad una situazione in cui non avranno gli introiti necessari per alimentare le proprie funzioni essenziali. Così, molto semplicemente, i governi abbandoneranno le proprie responsabilità, a causa della totale impotenza. Per esempio, i governi sottoposti ai diktat dell'Unione Europea sono privi della autorità necessaria ad aumentare i propri fondi in conto capitale. Dunque, nell'erompere della crisi, non riescono a sollevare la questione della creazione d'emergenza di fondi di investimento nelle attività che permetterebbero di invertire la rotta. Questo è il contesto generale. Mentre siamo in un fase di deflazione, a causa della drastica riduzione dell'occupazione e della produzione ( negli Stati Uniti questa situazione è peggiore di quanto si ebbe nel crac del 1929-31), rischiamo anche l’iperinflazione (nello stile della Germania del 1923), a causa dei ripetuti pacchetti di salvataggio di certe operazioni finanziarie altamente speculative. La cosa potrebbe scoppiare in ogni momento. Così, la caratteristica dell'attuale sistema è data dal coincidere di una crisi di deflazione dell'economia fisica e di una crisi di enorme inflazione dovuta al tentativo di tenere in piedi certi tipi di istituti. Il mio rimedio, naturalmente, è stato proposto nel luglio del 2007: ricorrere alla riorganizzazione fallimentare prevista dalla Costituzione americana. Prendi un istituto e dichiari che sia in bancarotta. Non viene chiuso, ma opera sotto una forma di amministrazione controllata. Al suo interno, quindi, distingui tra le cose che devono essere pagate e immediatamente sostenute, affinché la società possa continuare nelle sue funzioni, e le cose che devono essere poste in un limbo. Con gradualità, pertanto, metti ordine in quel caos. In una situazione di uscita da una depressione economica, esattamente la situazione che l'Europa e altri Paesi dovranno affrontare, questa operazione significa che si devono sottoporre molte cose ad una regolamentazione. Nello stesso tempo, occorrerà prendere misure che provocano la crescita, in questa situazione. Così, stabilire delle priorità per gli investimenti capitali a basso tasso di interesse e a lungo termine, in modo che le istituzioni possano rimettersi in marcia e il reddito nuovamente generato diventi un modo di finanziare il processo di ripresa. La questione, pertanto, è se vi sia la volontà di fare una cosa simile. La seconda questione è se tale volontà sia condivisa tra le nazioni, affinché sia stabilito un sistema di cooperazione in grado di affrontare la crisi. Consideriamo la Cina, per esempio. Essa è stata utilizzata per anni come un mercato di forza lavoro a basso costo, per sostituire la produzione dell'Europa e degli Stati Uniti, con una modalità deflattiva/inflattiva di confronto al ribasso con quei mercati. La Cina è stata usata per delocalizzare la produzione, che è la base del reddito nazionale, e gli investimenti capitali. Il risultato è che negli Stati Uniti e in Europa non abbiamo più la fonte del reddito nazionale e abbiamo tassi di disoccupazione che superano quelli leggendari della Grande Depressione e che non cessano di aumentare, anzi. Stiamo, in sostanza, accelerando verso la crisi. Invece di usare l’amministrazione controllata, in modo da sottoporre le economie nazionali a procedure di riorganizzazione finalizzate alla ripresa economica, stiamo andando nella direzione opposta: ci siamo prestati a salvare delle forme di investimento speculativo, che oggi chiamiamo semplicemente 'investimenti', nel mercato dei derivati finanziari. Il nostro sistema bancario, assicurativo e finanziario è saturo di tale spazzatura, e per questo chiude i rubinetti del credito necessari a sostenere il reddito reale e legittimo, creato in termini di produzione e di investimenti nella creazione di ulteriore ricchezza reale. Dopo aver gettato via 13.000 miliardi di dollari per salvare le società d'assicurazione anziché sottoporle a riorganizzazione fallimentare, il governo americano sta procedendo al taglio dei fondi destinati all'assistenza sanitaria, nella misura di 1000 miliardi di dollari; e non è ancora finito! Ci aspetta qualcosa di peggio, invece. Se certe leggi proposte dal Presidente Obama saranno avallate, il sistema sanitario sarà amputato e ridurremo il numero delle persone destinato a vivere: in altre parole, stiamo copiando il modello del NICE [ National Institute for Clinical Excellence, NdR ] in Gran Bretagna che si sta cercando di imporre anche in Germania. Significa che intere categorie di malati verranno private dell'assistenza, e questo aumenterà notevolmente il tasso di mortalità. Questo sarà il risultato del taglio ai programmi sanitari, all'assistenza medica, agli ospedali, ecc. Non è certamente bello vivere in un simile spettacolo dell'orrore. Il rimedio, lo ripeto, sta nel sottoporre l'intero sistema finanziario globale ad una riorganizzazione fallimentare, il che richiede un concerto di nazioni che siano d'accordo su quanto c'è da fare. Su questa strada, occorre garantire una certa stabilità, sia politica che economica. Le nazioni più influenti, pertanto, devono accordarsi nel modo che segue. Poiché l'Europa non sta più operando nelle condizioni di libertà che un tempo la caratterizzarono, a causa del processo di unificazione monetaria, per il quale i governi non possono più creare credito finalizzato alla ripresa delle proprie industrie e all'effettuazione di investimenti capitali di lungo periodo, io ho proposto che gli Stati Uniti si uniscano alla Cina, alla Russia e all'India, nazioni chiave che dovrebbero aderire con facilità al progetto. La Cina dipende dagli Stati Uniti, per la propria economia. La Russia, se usa la propria testa, dipende dagli Stati Uniti per la stabilizzazione della nazione. Tutte e tre le nazioni hanno bisogno di una riorganizzazione di lungo periodo dei propri sistemi finanziario e bancario, se vogliono regolare e gestire la situazione. La gestione, tuttavia, dovrà essere globale, non gestita da una nazione alla volta. Alcuni gruppi di nazioni devono accordarsi su un sistema creditizio comune, caratterizzato da tassi fissi di cambio tra le valute. In questo modo potremo affrontare la questione e generare il credito cinquantennale necessario al mantenimento di certe industrie, alla costruzione di infrastrutture, al salvataggio e alla prosperità delle economie. È una cosa fattibile. Io propongo semplicemente che venga fatta. Al contempo, ammetto che si tratti di una decisione difficile, in termini politici. Nell’informarvi auspico che si possa cominciare a pensare in questi termini, cercando qualche forma di cooperazione a ciò finalizzata. Il problema, tuttavia, è la rapidità dell'evolversi della crisi. Non stiamo parlando di progetti futuri, non stiamo facendo delle speculazioni teoriche: posso garantirvi che, nel contesto definito da questo sistema e con le politiche dei governi europei e americano, siamo destinati al peggiore crollo da quello visto nell'epoca buia del Trecento, stavolta su scala globale. È importante, quindi, che in tutti noi, ancor prima che la fattibilità di una tale mossa diventi palese, si sviluppi l'idea della sua necessità, e che sia ben chiara alla mente. Così possiamo sperare, man mano che il crollo peggiora, che la gente riconoscerà la propria volontà di reagire, cosa che non vollero fare, in precedenza. Stiamo parlando di una cosa necessaria. Un altro lato problematico della faccenda è che la maggioranza della popolazione, sia dentro che fuori dalle istituzioni governative, non capisce affatto la situazione. Dobbiamo spiegare e chiarire loro che cosa sta accadendo. Non è possibile, infatti, ottenere degli accordi volontari intorno al tipo di misure richieste, senza la comprensione del problema e della sua soluzione. Concluderò dicendo che non posso suggerirvi di fare queste cose, ma posso suggerirvi di pensare ad esse. In questo modo possiamo costruire il sostegno per una tale cooperazione in tempi relativamente rapidi, per poter intraprendere le azioni necessarie. Penso che l'Italia sia uno dei luoghi in cui la discussione debba proseguire. Questo è, per oggi, il mio scopo e il mio intervento...

PENSATE CHE QUESTO APPELLO VERRA’ ASCOLTATO?

giovedì 11 giugno 2009

Elezioni e Ringraziamenti

Si ringraziano vivamente tutti i nostri elettori dell'ottimo risultato ottenuto alle elezioni, ottimo risultato perchè già eravamo contenti di esserci presentati per proporre e far conoscere la lista civica nazionale PER IL BENE COMUNE, perchè ci siamo costituiti solo 2 mesi e mezzo fà e soprattutto perchè con le poche forze disponibili abbiamo potuto raggiungere e far capire il nostro programma ed i nostri ideali a solo 10.000 persone circa su un totale di 104.000 elettori. Il risultato raggiunto 0.32 % deve essere riferito solo a coloro che per il momento abbiamo potuto raggiungere ma, se avessimo potuto raggiungere tutti quanti ? il risultato sarebbe stato moltiplicato per 10, ossia 3,2 % (che ci avrebbe permesso di assegnare un seggio in consiglio alla nostra candidata sindaco) .

GRAZIE !!! veramente di cuore a tutti, molti di voi hanno capito i nostri ideali, le nostre battaglie e che non siamo la solita politica che regna in Italia. Grazie ancora con la consapevolezza che questo gruppo crescerà e si farà conoscere su tutto il territorio . E' solo una partenza e per chiunque volesse collaborare

l' E-mail è: perilbenecomuneprato@libero.it
PARTECIPA AL FORUM PUBBLICO:
Per Il Bene Comune - Prato

Emanuele Catarzi, coordinatore gruppo PBC-Prato

giovedì 28 maggio 2009

INFORMAZIONI UTILI SUL VOTO



Elezioni a Prato Elezioni 2009


Elezioni 2009: amministrative, europee e referendum

Sabato 6 e Domenica 7 Giugno si vota per: rinnovo del Parlamento Europeo, Sindaco e rinnovo del Consiglio Comunale, Presidente della Provincia e rinnovo del Consiglio Provinciale.
Domenica 21 e lunedì 22 giugno si vota per: eventuale ballottaggio e referendum abrogativo.





ALCUNI ESEMPI DI VOTO VALIDO:
Nome+Cognome è candidato a consigliere della lista votata: il voto
va alla lista, al candidato a Sindaco
ad essa collegato e a Nome+Cognome
.
Nome+Cognome è candidato a consigliere della lista votata: il voto
va alla lista, al candidato a Sindaco
ad essa collegato e a Nome+Cognome
.
Il voto va alla lista votata ed al
candidato
a Sindaco
ad essa collegato.

Il voto va alla lista votata ed al candidato
a Sindaco
ad essa collegato.

ANCHE questo e' un voto valido sia per la lista che per il candidato che per il candidato sindaco
>Elenco dei nostri candidati<

contatore visite al 05/06/2009


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mercoledì 27 maggio 2009

Aggiornamento sulle inefficenze e le disorganizzazioni COMUNALI...

All elenco fatto precedentemente dobbiamo purtroppo aggiungerne altre e sicuramente per difetto...

la-piazza-dei-macelli Aggiunta 1

la-piazza-dei-macelli Aggiunta 2

Questa e' la palese dimostrazione che l' inefficenza, la disorganizzazione, la mancanza di attenzione e di CURA verso la COSA PUBBLICA, ed il Bene Comune, il mancato adempimento dei propri DOVERI verso gli altri generano pesanti ingiustizie e in definitiva l' annullamento dei DIRITTI, che diventano solo parole vuote.



IL CAMBIAMENTO




In risposta all'articolo comparso su la Nazione di Prato :

da la Nazione del 27/05/09
<< Il premier in tv: «Città scontenta, ce la possiamo fare»« ANCHE A PRATO abbiamo messo in campo un uomo del mondo del lavoro, un imprenditore molto capace che saprà attrezzarsi con i migliori collaboratori possibili, che farà un lavoro nei confronti della propria città e dei propri concittadini che sarà teso a rendersi utile per la popolazione di Prato. Una città che ha subito negli anni un’amministrazione di sinistra di cui non è certo contenta. Capisco che tutta la Toscana sia storicamente legata alla sinistra, ma credo che questa volta sia venuto il momento di cambiare e a Prato, con questo nostro candidato, c’è la possibilità di cambiare utilmente». Firmato : Silvio Berlusconi........>>>


Impressioni sull'articolo
di... Emanuele Catarzi

Correva l'anno 1993, anche a quei tempi la parola negli ambienti politici e nell'opinione pubblica era quella del cambiamento, un cambiamento degli ambienti politici corrotti che avevano caratterizzato l'epoca di Tangentopoli .
Forse non capisco bene la gente, ma dall'esperienza e da moltissime testimonianze che ho maturato nel corso di questi ultimi anni ho trovato molte persone che addirittura tornerebbero volentieri a quel periodo !!
Cos'è successo ? perchè tante persone dicono << Si stava meglio quando era peggio >> ?
In 16 anni l'Italia è cambiata si, in peggio purtroppo. Tutte le volte i vecchi partiti politici hanno demandato la colpa e la responsabilità dell'impoverimento e del degrado che gradualmente veniva raggiunto in Italia all'una o all'altra formazione politica a seconda di chi fosse più o meno al governo o all'opposizione , quasi volessero distogliere l'attenzione delle persone dalle reali cause della situazione di cui tutti siamo partecipi adesso.
La politica locale di Prato e degli altri comuni, è il riflesso in piccolo della politica nazionale ed i vecchi partiti non sono altro che due facce opposte della stessa medaglia. Vorrei che i miei concittadini si chiedessero questo : " possibile che un cambiamento di colore di Prato equivalga ad un cambiamento delle sorti della nostra città dopo che nel nazionale si sono succeduti tanti governi ma non è mai cambiato niente se non in peggio ? "
La dura realtà che ho visto seguendo la politica da svariati anni è che i partiti non si chiamano più PARTITI ma piuttosto S.P.A. , tanto è il potere economico-finanziario trasversale ad ogni vecchia formazione politica di destra o di sinistra a tal punto che la stessa non è più espressione di un ideale ma di un interesse di potere locale o nazionale .
In molti solleveranno obiezioni demandando la responsabilità della situazione di Prato non solo all'una o all'altra formazione politica ma anche a cause esterne come l'euro o la globalizzazione, ma ciò che più non si rendono conto è che sostanzialmente il cambiamento sarebbe dovuto avvenire principalmente dentro di loro proprio perchè anch'essi hanno sempre demandato senza mai farsi un autocritica, scaricando la responsabilità all'una o all'altra parte per colore di partito o "partito preso" e lasciandosi anche guidare da alcuni media televisivi che in mano a forze trasversali ad ogni schieramento guidano sempre di più l'elettorato dall'una o dall'altra parte per semplice interesse.
Il vero cambiamento può avvenire solo da persone che seguono l'idea di riappropriarsi del proprio paese o della propria città senza farsi guidare dalle bandiere che fino ad adesso hanno controllato le opinioni, seguendo un progetto comune di vera democrazia diretta e partecipativa che, da sempre negato, và peggiorando di anno in anno .
Insomma cittadini, è l'ora di dire basta ai "cori da stadio" , rossi contro neri, comunisti contro fascisti, sembra di stare a vedere Fiorentina contro Juventus, è il momento di incontrarsi in un progetto fatto insieme dalla gente e per la gente, siamo noi che dobbiamo vincere, non le divisioni perpetrate dai soliti vecchi partiti in una logica che ha tanto il sospetto del famoso detto " fra i due litiganti il terzo gode" .....il potere economico-finanziario.
E' per questo che vi invito ad uscire dalle vecchie partitocrazie di ogni colore con struttura piramidale, dove oramai anche le buone intenzioni di qualche "malcapitato" vengono soppresse all'altare degli interessi economici esistenti e trasversali ad ogni partito.
Facciamolo, facciamolo con l'unico candidato Sindaco Donna nella Storia di Prato, Maila Ermini, che tante battaglie ha fatto per ed insieme ai comitati, non lasciamo che l'unico atto di democrazia sia un segno su una cartella elettorale, facciamolo PER IL BENE COMUNE

Emanuele Catarzi
Responsabile PRATO
Lista Civica Nazionale Per il Bene Comune


martedì 26 maggio 2009

MA C' ERA PROPRIO BISOGNO DI COMPORTARSI COSI ????

EVVAI... non bastavano le scorrettezze del potere costituito, le disorganizzazioni della Pubblica Amministrazione, gli ostruzionismi dei media, ci mancavano solo i COMPORTAMENTI SCORRETTI tra liste...

Abbiamo sacrificato giornate del nostro tempo libero, del nostro lavoro per attaccare i nostri manifesti elettorali RIGOROSAMENTE nei nostri spazi assegnati e a qualcuno viene la BELLISSIMA PENSATA di mettere i LORO sui NOSTRI, occupando uno spazio che NON gli compete e buttando via il nostro lavoro, il NOSTRO TEMPO... (e oltretutto anche il loro): MA se non c'e' rispetto per le regole, per gli ALTRI (parole fuori moda oggi, quasi un OFFESA, ti prendono pure in giro se osi pronunciarle) che credibilità si puo' avere occupando posti di responsabilità? Tra l' altro qualcuno di noi ha sacrificato anche parte della sua SALUTE a causa della forte reazione allergica causata dalla colla per attaccare i manifesti (infatti i prossimi li attaccheremo con il nastro adesivo).

Siamo pochi ma NON sprovveduti e abbiamo fatto alcune foto... direi piuttosto esplicative (i nostri spazi hanno il N° 10):

I Manifesti abusivi

I Manifesti abusivi

Ci dispiace dover ricorrere ad una denuncia in sede competente e pubblicamente in questo forum, sapevamo di questa pessima abitudine ma siamo giovani ed inesperti ed in cuor nostro speravamo di non dover arrivare fino a questo punto, purtroppo ci siamo sbagliati e ci tocca CORRERE E LAVORARE per rimediare alle scorrettezze degli altri (e già il poco tempo che abbiamo e' quasi tutto sacrificato); non facciamo nomi (le foto del resto parlano da sole) e prima di pensar male di un intero gruppo vogliamo credere che sia stata la ragazzata, l' intemperenza, "bella pensata" di qualcuno del gruppo che si credeva "piu' furbo degli altri"... TUTTAVIA i FATTI sono questi, nessuno puo' negarli e noi abbiamo tutto il diritto a PUBBLICARLI.

Abbiamo saputo che anche altre liste (come Sinistra Rosso Verde) sono state vittime di comportamenti simili (occupazione abusiva dei loro spazi quando ancora erano vuoti) e a loro va tutta la nostra solidarietà e collaborazione nelle eventuali segnalazioni.

Che ci volete fare... e' il segno dei nostri tempi, ci vuole pazienza... MALA TEMPORA CURRUNT

LA PIAZZA DEI MACELLI (storie di ordinaria negligenza e disorganizzazione)

Sottotitolo:
"Democrazia" calpestata, Diritto di Accesso all' Informazione NEGATO, Le ordinanze CERVELLOTICHE del Sindaco e altre "amenità" preelettorali.


*[Elenco in continuo aggiornamento... purtroppo destinato ad allungarsi, speriamo non eccessivamente]*

- Attaccando i manifesti elettorali abbiamo notato che i partiti maggiori hanno per tempo gia' occupato gli spazi per la propaganda INDIRETTA... purtroppo NON e' stata adeguatamente diffusa l' informazione che chiunque avesse voluto avrebbe potuto farlo semplicemente comunicandolo entro una certa data al Comune, con il bellissimo risultato che chi gia' aveva esperienza di queste cose ne aveva approfittato per tempo... altri (piu' giovani, magari anche meno numerosi e carichi di impegni) sono rimasti fuori perche' l' hanno saputo fuori tempo limite.

QUESTA E' DEMOCRAZIA?
A noi pare velato ostruzionismo... ma andiamo oltre.

Si inviano i comunicati stampa ai giornali ma questi NON li pubblicano... poi veniamo a sapere che per le TV c'e' l' obbligo per i LEGGE della diffusione mentre NON c'e' per le testate cartacee obbligo di pubblicazione... immagino che siano disposizioni contenute nella legge sulll' editoria... Chi l' ha fatta? Chi l' ha modificata? Vi sembrano norme DEMOCRATICHE che garantiscano a tutti pari diritto di accesso alla diffusione dei messaggi ? Qualcuno (giornalisti, intellettuali, politici) si scandalizza perchè diciamo continuamente che NON C'E' LIBERTA' DI INFORMAZIONE... MA VI PARE CHE COSI' NON SI SIA GIA' ABBASTANZA IMBAVAGLIATI? Almeno per poter definire questo un paese Democratico e di DIRITTO... Bella davvero questa "par condicio", buffonata dei miei stivali....

E non e' mica finita...

-Parliamo della lotta a chi prima arriva e prima macina per l' accaparramento degli spazi pubblici di propaganda: possibile che non ci sia altro sistema che la gara alla rincorsa per assegnare equamente a tutti degli spazi di presenza pubblica sul territorio (particolarmente in centro) dove poter piazzare i propri banchini? Fortunatamente noi per il momento non abbiamo incontrato fino ad oggi grandi problemi (anche perche' siamo stati fortunati, avevamo meno esigenze e ci siamo adattati a delle mancanze) ma qualcun altro li ha avuti e ci costringe comunque a delle rincorse assurde ed e' proprio il METODO che nulla ha a che vedere con uno spirito DEMOCRATICO

Vogliamo poi parlare delle FANTASTICHE quanto cervellotiche ordinanze del sindaco che impongono ai vigili (certamente esecutori incolpevoli) di rilasciare i permessi di scarico/carico nel centro SOLO dalla mattina al primo pomeriggio mentre per la sera occorre farsi un altro viaggio all' ASM di via Paronese!!! MA E' ASSURDO! Purtroppo l' ho saputo dal piantone a cui stavo facendo la richiesta ma erano gia' le 16:45 ed essendo in Piazza dei Macelli non avrei fatto in tempo a correre all' ASM in via Paronese per farmi rilasciare anche l' altro permesso... GIA'... UN NOME UN PROGRAMMA: la nostra "Pubblica Amministrazione" e le nostre città sono proprio PIAZZE di veri e propri macelli politici e culturali... alla faccia della Democrazia, quella Vera.

*** Aggiunta 1
Apprendiamo da Municipio Verde una denuncia espressa da Taiti (schieramento di centro destra a cui va tutta la nostra solidarietà) per la mancata assegnazione da parte del Comune dei posti dove mettere i manifesti.

***Aggiunta 2
Giochino: trova l' elemento mancante (cliccare sull' immagine per ingrandirla).















Soluzione:

In teoria noi Per Il Bene Comune dovremmo per estrazione essere al 10° posto, invece...
non ci siamo proprio. Vabbe' che siamo piccoli, ma così ci fanno scomparire ...




Ogni giorno, andando al SODO delle questioni, nella esperienza pratica quotidiana, scontrandoci con le inefficenze e i piccoli/grandi ostruzionismi che abbiamo incontrato scopriamo invece che questo paese, più che la patria del diritto risulta essere quella del suo ROVESCIO.
Ma poi QUALI DIRITTI? Che fine fanno i DIRITTI se prima non vengono ottemperati i DOVERI di chi ha la responsabilità del funzionamento dei meccanismi, degli ingranaggi pubblici e non solo? Si parla spesso dei DIRITTI ma se non vengono fatti rispettare PRIMA i DOVERI questi rimangono ivevitabilmente lettera morta!

No no NO NON CI SIAMO PROPRIO... COSI' NON VA ... questa vigna fa poca uva e di pessima qualità ma del resto finche' la gente NON fara' essa stessa il cambiamento che si aspetta sempre negli gli altri, fintantoché continuera' a dare il proprio consenso ai soliti noti... le cose non cambieranno MAI. Chi fa sempre le stesse cose, allo stesso modo... otterra' sempre gli stessi risultati.


Ciao e in bocca al lupo a tutti.
Ne abbiamo un gran bisogno.

sabato 9 maggio 2009

conferenza stampa presentazione lista PER IL BENE COMUNE

Conferenza Stampa


PER IL BENE COMUNE - PRATO -


Maila Ermini, candidato sindaco per la lista civica nazionale PER IL BENE COMUNE, terrà la prima conferenza stampa dal titolo Perché scendo in campo.

Introdurrà Emanuele Catarzi. Saranno presenti anche Monia Benini presidente della lista civica nazionale PBC e Fernando Rossi ex senatore .

Lunedì 11 maggio, ore 14, presso il caffè artistico libreria Aspettando Hemingway ( via del Carmine, 15, Prato)

PROGRAMMA

Introduzione di Emanuele Catarzi

MAILA ERMINI CANDIDATO SINDACO : " Perché scendo in campo "

PARTECIPANO

Monia Benini ( Presidente Nazionale di Per il Bene Comune )

Fernando Rossi ( Ex Senatore )

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